Parlare di guerra di mina, di Prima Guerra Mondiale e del Piccolo Lagazuoi certamente non evoca la miniera. Tuttavia, la guerra in tutta la sua violenza, quando dalla storia è definita mondiale, porta con sé il coinvolgimento di vite che geograficamente erano distanti dalle operazioni belliche, ma che la leva obbligatoria e l’esperienza acquisita sul lavoro portarono sullo stesso fronte: sulla cima del Lagazuoi per controllare gli accessi al passo di Valparola.

L’obiettivo militare assegnato ai reparti attestati sul Lagazuoi, italiani da una parte ed austro-ungarici dall’altra, era spietato: far saltare in aria o seppellire i nemici con la guerra di mina, una tecnica introdotta nel XV secolo con l’obiettivo di aprire una breccia nelle mura della città fortificate scavando cunicoli fino alle fondamenta e facendole esplodere.

Santa Barbara protettrice degli artificieri è protettrice anche dei minatori che erano esperti nell’uso degli esplosivi per far saltare in aria la roccia ed aprire nuove gallerie. Fu proprio la competenza dei minatori amiatini a portarli al fronte in uno degli scenari più impervi e difficili del primo conflitto mondiale.

La guida alpina Franz Brunner ci condurrà in un percorso storico, naturalistico e scientifico sulle tracce di quegli uomini che partiti dall’Amiata combatterono sulle Alpi.

Gli appuntamenti per Santa Barbara:

4 Dicembre, ore 10.00
Museo Minerario di Abbadia San Salvatore (solo per la Scuola Media di Abbadia San Salvatore)

4 Dicembre, ore 17.00
Sala Cinema Comunale, Castell’Azzara

5 Dicembre, ore 17.00
Museo Minerario, Abbadia San Salvatore