Una giornata in galleria presso l’ex sito minerario del Siele
Una Giornata in Galleria
Presso l’ex sito Minerario del Siele, 24 maggio 2024
Foto di Michele Ruffaldi Santori, Video Grafica 01 – Grosseto
DESCRIZIONE
“Una giornata in galleria” rappresenta il momento della riapertura al pubblico della celebre Galleria Emilia, che costituiva il percorso, lungo oltre tre chilometri, che il minerale doveva compiere, una volta estratto, per giungere ai forni ed essere trasformato da cinabro in mercurio.
Dopo alcuni anni di chiusura, ed a seguito degli interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza, la galleria è di nuovo accessibile, e si appresta a tornare ad essere punto di attrazione per le visite alla Miniera del Siele, insieme ai forni, patrimonio di archeologia industriale di notevolissimo interesse, all’interno di un percorso tematico che il Parco Museo delle Miniere dell’Amiata sta realizzando anche grazie ad un finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Speciale di TV9 – Giornata Nazionale delle Miniere
Giornata delle Miniere
Villaggio Minerario del Siele
Riapertura della Galleria Emilia
Video realizzato da: TV9 Telemaremma – 24 maggio 2024
Riapertura della Galleria Emilia al Villaggio Minerario del Siele. Video realizzato da TV9 TeleMaremma
Il buio ha da sempre spaventato l’umanità, ma al tempo stesso l’ignoto esercita una potente attrazione sugli esseri umani.
Che tipo di esperienza può rappresentare, per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, trascorrere una giornata in galleria?
Il 24 maggio 2024 si è svolta all’ex Villaggio Minerario del Siele l’evento omonimo, in occasione della riapertura della Galleria Emilia, è stata visitata da oltre centocinquanta ragazze e ragazzi dagli undici ai quattordici anni: cento anni fa sarebbero stati assunti come minatori!
Invece, i sacrifici e le lotte anche dei minatori dell’Amiata hanno reclamato e permesso condizioni di lavoro dignitose e garantito il diritto all’istruzione per i giovanissimi un tempo avviati, invece, anche al duro lavoro della miniera.
Giovani ed ex-operai delle miniere del Siele e dell’Argus, delle Solforate, del Morone e del Cornacchino si sono ritrovati, invece, insieme a condividere una mattinata in cui a letture animate, su storie di minatori e di miniere, mostre sul lavoro in Amiata e sulla sua trasposizione artistica, si sono alternate visite guidate, momenti di partecipazione della società civile ed occasioni di riflessione.
L’uomo che fece una miniera
L’uomo che fece una miniera
2023, Graphe.it
Autore: Marco Fabbrini
Volumi: 1
Pagine: 48
Anno: 08/2023
Editore: Graphe.it
Descrizione
La storia di Friedrich Amman (1864-1910) primo direttore della miniera di Abbadia San Salvatore (Siena) senza dimenticare le esigenze delle persone che vi lavoravano. L’uomo che fece una miniera ne propone la figura alle giovani lettrici e ai giovani lettori. Edizione bilingue: italiano / inglese
La miniera incantata
Sara Levi Nathan
I Rosselli e le Miniere del Monte Amiata
2023, Moroni Editore
Autore: Mariella Groppi, Antonella Sabatini
Volumi: 1
Pagine: 96 a colori
Anno: 2023
Editore: Moroni Editore
Descrizione
Questo romanzo è la storia di un viaggio avventuroso che due ragazzi intraprendono in una miniera da anni abbandonata. Nel loro cammino incontrano diversi personaggi che hanno animato leggende e storie locali. All’interno vive uno gnomo che ne è il custode e che li accompagna lungo le gallerie dove trovano il vecchio minatore, il drago sotterraneo e altri personaggi (l’arciere, il mago Merlino…) e animali (il serpe dagli occhi belli, madame Renard, la volpe…) che racconteranno le loro “vere” storie.
All’interno del racconto ci sono diverse descrizioni naturalistiche che si integrano con il resto senza appesantire la storia.
Il romanzo ha anche un intento pedagogico che sottolinea l’importanza di valori quali solidarietà, amicizia e uso della creatività e della fantasia.
Il linguaggio è semplice, con l’introduzione di termini dialettali che abbiamo usato per rendere più vivace il racconto e con l’intento di conservare la memoria linguistica di un territorio attraverso la parlata originale che dà sale alla narrazione.
Vari episodi del romanzo sono lasciati volontariamente aperti a evoluzioni fantastiche come inizio di altre avventure e quindi ad un nuovo eventuale progetto editoriale.
Mappa Parco Nazionale Museo delle Miniere dell’Amiata
Carta – Mappa Turistica
Parco Nazionale Museo delle Miniere dell’Amiata
2012, Moroni Editore
Autore: Moroni Editore
Volumi: 1
Pagine: #
Anno: 2022
Editore: Moroni Editore
Descrizione
Riproduce in scala 1: 120.000 l’intera zona.
27 fotografie – Formato 11,5 x 20,5 aperta 61,5 x 78,5.
Fui io che la difesi a viso aperto
Fui io che la difesi a viso aperto
Friedrich Ammann e la nascita della miniera di Abbadia San Salvatore
2022 – Graphe.it
Autore: Marco Fabbrini, Claudia Maccari
Volumi: 1
Pagine: 138
Anno: 07/2022
Editore: Graphe.it
Descrizione
Friedrich Ammann (1864-1910) è stato il primo direttore della miniera di Abbadia San Salvatore (Siena) e della Società Anonima delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata. La sua epopea personale è figlia di una storia ancora poco conosciuta sia negli aspetti più rilevanti che ne hanno caratterizzato le decisioni amministrative ed esecutive, sia nei risvolti, talvolta molto complessi, che hanno costellato la sua giovane esistenza. Fui io che la difesi a viso aperto ricostruisce la biografia di questo personaggio fondamentale per la storia della Società Monte Amiata, di Abbadia San Salvatore e della montagna amiatina.
Interviste ai Minatori del Monte Amiata
Interviste ai Minatori del Monte Amiata
I racconti dei Minatori amiatini
Su YouTube sono disponibili le interviste realizzate ai Minatori che hanno lavorato nelle miniere del Monte Amiata.
Progetto realizzato dal Parco Museo Nazionale del Monte Amiata in collaborazione con il Prof. Giovanni Contini, Sopraintendenza Archivistica per la Toscana, Università la Sapienza di Roma. Riprese e Montaggio video a cura di Bruno Ruffaldi Santori, Video Grafica 01, Grosseto.
Museo Minerario di Abbadia San Salvatore, Video
Museo Minerario di Abbadia San Salvatore
Video dalle Miniere del Monte Amiata
Video realizzato da: Video Grafica 01 – Grosseto
Un viaggio nella storia affascinante, talora misteriosa del mercurio e del suo minerale, il cinabro, e attraverso le vicende di popolazioni, di villaggi, di montagne che questo minerale hanno vissuto e che dalla distillazione di questo metallo hanno ricavato prosperità, sviluppo, ma anche drammi sofferenze, sacrifici. Il Museo Minerario di Abbadia San Salvatore nasce dalla voglia di approfondire e far conoscere, una delle vicende legate allo sviluppo e all’evoluzione delle miniere di mercurio nella zona del monte Amiata; il valore storico e culturale di questo patrimonio devono essere preservate e di conseguenza essere messe in evidenza.
La Miniera del Morone, Video
La Miniera del Morone
Video dalle Miniere del Monte Amiata
Video realizzato da: Video Grafica 01 – Grosseto
La miniera del Morone è situata poco fuori l’abitato di Selvena, da cui dista circa 1 chilometro, a una quota di cinquecento metri sul livello del mare. L’area mineraria, dominata dai ruderi del castello medievale aldobrandesco di Rocca Silvana, era un sito conosciuto già al tempo degli etruschi e durante il medioevo, come risulta da documenti antichi e reperti rinvenuti, perché ricca di antimonio e vetriolo, nonché di mercurio. Tuttavia, si dovrà aspettare il 1850 per la ripresa dell’attività mineraria, quando la Società Industriale Stabilimento Mineralogico Modigliani, proprietaria della miniera del Siele, sotto la direzione dell’ingegnere francese Alfredo Caillaux – primo tecnico a redigere una relazione esaustiva sui giacimenti amiatini e a individuare con precisione gli sviluppi minerari dell’Amiata riconoscendo il valore delle tre aree, Siele-Morone-Abbadia, come le più importanti –, eseguì alcuni lavori di esplorazione scoprendo una discreta abbondanza di cinabro. Nonostante questi ritrovamenti i lavori non proseguirono e qualche anno dopo, nel 1871, Don Bosio Sforza, conte di Santa Fiora, cedette per 99 anni a Filippo Schwarzenberg e ai suoi eredi il diritto esclusivo di escavazione. Il nuovo concessionario, sotto la guida di Teodoro Haupt, iniziò nel 1874, proprio nell’area dove insiste lo stabilimento del Morone, le prime ricerche di cinabro che furono abbandonate nel 1882 perché poco fruttuose. Dopo la morte di Filippo Schwarzenberg, i suoi eredi, nel 1889, sotto la direzione dell’ingegner Jasinsky, ripresero le indagini che furono di nuovo sospese nel 1891, e successivamente riprese nel 1907. Due anni dopo, procedendo bene le coltivazioni, grazie all’introduzione di un impianto idroelettrico che permetteva la ventilazione delle gallerie, e alla costruzione di un forno Spirek, venne prodotto il primo mercurio. Nel 1917 la miniera fu acquistata dalla Società Monte Amiata, già proprietaria di quella di Abbadia San Salvatore.
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